Datajournalism.it è un magazine/laboratorio dove raccontiamo il mondo che ci circonda con l’aiuto dei numeri. Abbiamo cominciato in punta di piedi, sulla spinta di giornalisti attivi in contesti dove il giornalismo sperimenta continuamente nuovi formati innovativi che ci hanno incoraggiato: “cominciate in piccolo, fate qualcosa di semplice”. E noi abbiamo accettato la sfida, in un panorama nostrano dei mezzi di comunicazione che vedeva il giornalismo basato sui dati come un qualcosa di esotico e poco applicabile alla nostra realtà locale.
Da quando abbiamo iniziato a lavorare con i dati sono cambiate molte cose. I dati e i database hanno cominciato a essere ingredienti sempre più utilizzati per raccontare storie che altrimenti non sarebbero potute emergere in tutta la loro forza e importanza.
Mappe e visualizzazioni ora circolano con maggior frequenza nelle nostre bacheche virtuali e nelle pagine dei (pochi) giornali e riviste cartacee che ancora comperiamo. Lo stretto rapporto che si è intessuto tra i dati e l’information design, la grafica più intelligente, la creatività più geniale ha prodotto, nel mondo, alcune delle esperienze narrative più interessanti degli ultimi anni.
Nel 2016, dopo 4 anni di lavoro e di formazione all’uso dei dati e degli strumenti per visualizzarli, abbiamo fatto due passi molto concreti. Il primo è stato registrare la testata presso il Tribunale di Bologna. Il secondo è stato puntare su un progetto verticale e monotematico. Abbiamo così dato vita alla serie #InFormazione e ci siamo concentrati per alcuni mesi su un argomento che riteniamo centrale per il futuro nostro e di tutta la società: la formazione e l’educazione. Abbiamo raccontato i cambiamenti della scuola italiana, i suoi rapporti con il mondo del lavoro, l’università, il ruolo della formazione continua.
Dal 2017 abbiamo avviato nuove collaborazioni, e in particolare abbiamo cominciato a produrre contenuti per la sezione datajournalism di AGI Agenzia Italia, contribuendo in qualche caso anche a long form, inchieste e altri formati narrativi insieme a Pagella Politica.
È stato detto che il giornalismo dei dati è stato travisato, trasformato in una serie di belle immagini, cartine animate accattivanti e poco altro. Noi la pensiamo diversamente. Qui vogliamo continuare a concentrarci su storie, analisi e racconti della realtà a partire dai dati senza cercare l’effetto visivo a tutti i costi, ma provando a mostrare il potenziale narrativo e connettivo ancora tutto da scoprire.