Giorgia Meloni verso la leadership del centrodestra? Tutti i numeri, dalle urne ai social

Appena eletta presidente del partito europeo ECR – Conservatori e riformisti europei – Giorgia Meloni vede il suo consenso aumentare anche in Italia, assestato sopra il 15%, secondo alcuni sondaggi sulle intenzioni di voto. Un dato incoraggiante per la sua figura politica e per il Fratelli d’Italia che, dalla sua fondazione, segnano da sempre un trend in crescita, con un’accelerazione consistente nell’ultimo periodo. Cosa ci dicono i numeri e i social sul suo percorso?
Giorgia Meloni sempre più influente in Europa
Il 29 settembre scorso Giorgia Meloni, Leader di Fratelli d’Italia, è stata eletta presidente del partito europeo Conservatori e Riformisti Europei,. L’accezione “Riformista”, però, è meno presente nelle comunicazioni pubbliche della Leader, la quale sembra avere un’idea molto chiara dell’ideologia da portare avanti. Scrive infatti su Facebook “Continueremo insieme a lavorare e a batterci per un’Europa confederale di Stati Liberi e Sovrani”.
Ieri ho avuto l’onore di essere eletta Presidente @ECRparty, il partito dei #conservatori europei che raggruppa più di 40 partiti occidentali. Ringrazio la famiglia dei conservatori per la fiducia. Continuiamo a batterci insieme per un’Europa confederale di Stati Liberi e Sovrani pic.twitter.com/rp3QQpjsVc
— Giorgia Meloni 🇮🇹 ن (@GiorgiaMeloni) September 29, 2020
I conservatori e riformisti europei rientrano al Parlamento nell’omonimo eurogruppo insieme con Alleanza Libera Europa e il Movimento Politico Cristiano. ECR, il partito, in Europa intende impegnarsi in una riforma della burocrazia europea, nel miglioramento della gestione della NATO e della conservazione dei valori tradizionali legati alla famiglia, alla nazione e contro l’immigrazione clandestina. Valori decisamente affini a quelli portati avanti da Fratelli d’Italia. I parlamentari attualmente presenti nell’eurogruppo sono 61 (di cui 54 in ECR euro-partito), un numero in calo rispetto alla legislazione precedente (70), in cui ECR si classificava terzo gruppo in Europa. Il Gruppo è formato per il 40% da parlamentari di nazionalità polacca, mentre l’Italia è al secondo posto come rappresentanza, grazie ai 6 parlamentari eletti alle Europee del 2019 dal partito Fratelli d’Italia, eletti con il 6% dei voti a livello nazionale. Per la Polonia, invece, metà della loro rappresentanza in Europa rientra in questo eurogruppo.
Per Meloni essere a capo di un partito Europeo è un traguardo importante. Nonostante il gruppo di appartenenza sia diminuito in questa legislazione rispetto alla precedente, è un riconoscimento che definisce la sua crescente popolarità personale.
Due anni fa, Giorgia Meloni e il suo partito sono stati tra i sostenitori più convinti (insieme alla Lega) di “The Movement”, il movimento di Steve Bannon, ex consigliere di Trump, che intendeva costruire un fronte sovranista europeo con tutti i partiti di destra conservatori e sovranisti d’Europa.
Non solo Europa: per Fratelli d’Italia non è mai andata meglio nei confini nazionali
Il traguardo europeo è comprensibile se si osservano i risultati italiani nel tempo, i quali descrivono una crescente popolarità della leader e di FdI. Dalla prima volta che Fratelli d’Italia si è presentato alle elezioni nel 2013, i risultati e le percentuali di voto sono cresciuti costantemente. Alle ultime elezioni europee il partito è riuscito ad ottenere il 6,46%, mentre alle regionali del 2020 solo la Campania non ha superato quei risultati, su otto che hanno convocato i cittadini alle urne. La media regionale si attesta infatti sopra l’11%, con una nota interessante della regione delle Marche in cui FdI è stato votato dal 18% dei marchigiani, nonostante la presidenza sia andata al centro-sinistra.
I dati delle Marche fanno presagire un cambiamento di percezione del partito, che in poco tempo è passato da essere in bilico attorno alla soglia di sbarramento ad essere tra i più influenti. Lo conferma Youtrend, sostenendo che attualmente Fratelli d’Italia si attesta quasi al 16% per consensi, superando il Movimento 5 Stelle e diventando il terzo partito in Italia.
Giorgia Meloni non è presente sui social quanto Matteo Salvini, ma ha una sua strategia e un suo carattere
Da alcuni anni, i social diventano quasi l’ago della bilancia per determinare il successo politico e la riuscita della campagna mediatica si intuisce anche dalla quantità e qualità dei post pubblica. Su Twitter, per numero di post e presenza mediatica la Lega e Matteo Salvini sono senza rivali. Fratelli d’Italia e in particolare la sua leader si aggiudicano però il secondo posto in questa classifica, facendoci intuire una strategia simile a livello comunicativo. Tra i due partiti, molto simili anche a livello ideologico, sembra esserci un legame a senso unico: mentre la Lega è autoreferenziale rivolgendosi ai tuoi follower come “amici” e auto-citandosi, Fratelli d’Italia ha un linguaggio più formale e si riferisce costantemente alla Lega e a Salvini, come evidenzia la ricerca delle parole più usate all’interno dei loro post. Questa potrebbe forse essere una strategia in grado di assicurare vicinanza a livello politico e per condividere l’audience con il partito e con il personaggio più popolare e più rumoroso sui social.
Negli ultimi anni la politica italiana ha visto il susseguirsi di leader con popolarità molto alta a livello nazionale. Giorgia Meloni e il suo partito crescono in modo costante, soprattutto nell’ultimo anno, come abbiamo visto per le elezioni europee e regionali. Meloni è quindi uno dei politici da osservare in quanto possibile futuro leader a livello nazionale ed europeo.
Crediti immagini: Quirinale