
Lo scorso 27 aprile l’ISTAT ha pubblicato la decima edizione del rapporto “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”. L’indagine evidenzia la posizione dell’Italia rispetto agli altri paesi europei e descrive le differenze regionali in sei diversi ambiti (popolazione e società, istruzione e lavoro, salute e welfare, industria e servizi, ambiente e agricoltura, economia e finanza pubblica).
Tra gli indicatori che descrivono popolazione e società, il rapporto prende in considerazione il settore “Cultura e tempo libero”. Quanto spendono gli italiani in consumi culturali e ricreativi? Quanti sono i lettori di libri? E di quotidiani? Quante persone praticano regolarmente un’attività sportiva?
Tra i peggiori in Europa
In media, le famiglie italiane destinano alla spesa per ricreazione e cultura circa il 6,6% di quanto spendono complessivamente in consumi (dati 2015). La percentuale è tra le più basse d’Europa (superiore solo a quella di Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Cipro e Grecia) e inferiore alla media europea dell’8,5% (nel nostro Paese, percentuali simili si osservano solamente in Piemonte). In Trentino-Alto Adige, Umbria, Lombardia ed Emilia-Romagna la spesa per attività culturali supera il 7% del totale, mentre Sicilia, Liguria, Campania, Valle d’Aosta, Abruzzo e Puglia non raggiungono il 6%.
Qual è la percentuale di persone (di sei anni o più) che ha letto almeno un libro nei 12 mesi precedenti? In quanti hanno letto 12 o più libri?
Si legge poco
La percentuale media di lettori a livello nazionale è pari al 42,3% (dati 2017), dove per “lettore” si intende una persona che abbia letto almeno un libro durante l’anno precedente. A livello territoriale i valori maggiori si osservano nel Nord-Est (53% in Trentino-Alto Adige, 50% in Friuli-Venezia Giulia), mentre quasi tutte le regioni del Sud presentano percentuali basse, ad eccezione della Sardegna (44,5%). Ai primi posti della classifica dei lettori “forti” (che in media hanno letto almeno un libro al mese) troviamo ancora una volta il Trentino-Alto Adige (18,4%), seguito dal Piemonte (17,9%) e dal Veneto (17%), contro una media nazionale pari al 13,5%.
Anche la lettura dei quotidiani è più diffusa nelle regioni settentrionali e in Sardegna, regione che occupa il quinto posto della classifica, con una percentuale di lettori che leggono un quotidiano almeno una volta alla settimana pari al 50,7% (preceduta da Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta ed Emilia-Romagna). La Sardegna è anche la regione con una maggiore percentuale di lettori “forti”, che hanno letto quotidiani 5 o più volte alla settimana (41,3% della popolazione).
La propensione alla pratica sportiva riguarda poco più di un terzo della popolazione, ma la percentuale di coloro che praticano uno sport in modo continuativo scende al di sotto del 25%. Picchi negativi si registrano in Sicilia e in Campania (rispettivamente 17,1% e 16,5% della popolazione).